di Leonam dos Santos Guimarâes*
RIO DE JANEIRO | 14 febbraio 2024 (IDN) – Il tema dell’applicazione delle salvaguardie al combustibile nucleare dei sottomarini, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la resistenza alla proliferazione, comporta una complessa interazione di regolamenti, accordi e considerazioni tecniche internazionali.
Un aspetto centrale di questa discussione riguarda l’applicazione delle salvaguardie dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), in particolare nel contesto del trasferimento da militare a militare di materiale nucleare per programmi sottomarini. È stato sostenuto che non dovrebbe esserci un’esclusione automatica dalle salvaguardie per il materiale nucleare solo perché viene utilizzato in attività militari.
L’accento è posto sulla necessità di garantire che la mancata applicazione delle salvaguardie sia il più possibile limitata, comprendendo tutti i processi al di fuori dell’uso effettivo di materiale nucleare rilevante nel sottomarino, come l’arricchimento, la fabbricazione del combustibile, lo stoccaggio, il trasporto, il ritrattamento e lo smaltimento.
AUKUS
L’applicazione delle salvaguardie al programma di sottomarini nucleari AUKUS (Australia, Regno Unito e Stati Uniti) è un argomento complesso e altamente tecnico, che richiede una comprensione sfumata delle norme internazionali di non proliferazione nucleare, dei dettagli specifici dell’accordo AUKUS e degli aspetti tecnici della tecnologia dei sottomarini nucleari. Il patto AUKUS, un accordo di sicurezza tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, annunciato nel settembre 2021, prevede la fornitura di sottomarini a propulsione nucleare all’Australia. Questo accordo ha implicazioni significative per la non proliferazione e le salvaguardie nucleari. I punti seguenti sono pertinenti all’accordo AUKUS:
Natura della tecnologia nucleare nei sottomarini: I reattori nucleari utilizzati nei sottomarini sono progettati per la propulsione e non per la produzione di armi nucleari. Tuttavia, utilizzano HEU di grado militare, che può essere utilizzato come arma. Ciò richiede rigorose salvaguardie per garantire che l’HEU non venga dirottato per scopi non pacifici.
Impegni dell’Australia in materia di non proliferazione nucleare: L’Australia è uno Stato non dotato di armi nucleari (NNWS) che aderisce al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP). In quanto tale, l’Australia è obbligata a mantenere un programma nucleare civile esclusivamente per scopi pacifici e sotto controlli internazionali. L’acquisizione di sottomarini a propulsione nucleare pone l’Australia in una posizione unica, poiché dovrà dimostrare che le sue nuove capacità non vengono utilizzate per scopi militari proibiti, come lo sviluppo di armi nucleari.
Salvaguardia e supervisione internazionale: L’AIEA è fondamentale per l’attuazione delle salvaguardie. L’Australia, il Regno Unito e gli Stati Uniti devono lavorare a stretto contatto con l’AIEA per sviluppare un quadro che garantisca che il programma sottomarino aderisca agli impegni di non proliferazione dell’Australia. Ciò potrebbe comportare ispezioni regolari, monitoraggio e meccanismi di verifica.
Implicazioni regionali e globali: Lo schieramento di sottomarini a propulsione nucleare da parte dell’Australia potrebbe avere implicazioni significative per le dinamiche di sicurezza regionale, in particolare nella regione indo-pacifica. Sono necessari trasparenza e dialogo per rispondere alle preoccupazioni dei Paesi limitrofi e per evitare un’escalation della corsa agli armamenti regionale.
Salvaguardie tecnologiche e operative: Oltre alla supervisione internazionale, le salvaguardie tecniche e operative sono parte integrante del programma. Esse comprendono la gestione e la contabilità sicure dei materiali nucleari, le misure di protezione fisica e i protocolli di sicurezza per prevenire incidenti o usi non autorizzati.
Quadri giuridici e politici: I partner di AUKUS devono sviluppare quadri giuridici e politici solidi, in linea con le norme internazionali e gli accordi bilaterali. Ciò include misure legislative e normative che regolano l’uso, il trasferimento e lo smaltimento di materiali e tecnologie nucleari.
L’applicazione delle misure di salvaguardia
L’applicazione delle salvaguardie al programma del sottomarino nucleare AUKUS è fondamentale per la sua attuazione. Richiede un approccio equilibrato che affronti i problemi di non proliferazione e permetta all’Australia di migliorare le proprie capacità di difesa. Garantire la conformità del programma alle norme internazionali di non proliferazione nucleare e mantenere la trasparenza sarà essenziale per mitigare eventuali tensioni regionali e rafforzare la sicurezza nucleare globale.
Lo stato di avanzamento del programma di sottomarini nucleari AUKUS è caratterizzato da significativi progressi negli aspetti tecnici e strategici del programma, oltre che da continui negoziati e impegni con l’AIEA per garantire la conformità agli standard internazionali di non proliferazione nucleare. I progressi del programma fanno parte di una più ampia iniziativa strategica volta a potenziare le capacità militari e tecnologiche delle nazioni AUKUS.
Secondo le ultime informazioni disponibili, i negoziati tra i partner di AUKUS (Australia, Regno Unito e Stati Uniti) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) relativi al programma del sottomarino nucleare AUKUS stavano procedendo, con particolare attenzione alla conformità con gli standard di non proliferazione nucleare.
Progressi nel programma di sottomarini nucleari: I partner di AUKUS hanno compiuto progressi significativi nello sviluppo e nell’attuazione del programma di sottomarini nucleari. Ciò include la creazione di opportunità di istruzione e formazione per il personale della Royal Australian Navy, l’aumento della formazione industriale e i preparativi per la Submarine Rotational Force-West in Australia. La prima vendita di sottomarini statunitensi della classe Virginia all’Australia è prevista per l’inizio del 2030, mentre la consegna del primo SSN-AUKUS di costruzione australiana avverrà all’inizio del 2040.
Impegno per gli standard di non proliferazione: I partner di AUKUS hanno ribadito il loro impegno a rispettare i più alti standard di non proliferazione nucleare. Questo impegno è fondamentale in quanto prevede l’uso di sottomarini a propulsione nucleare da parte di uno Stato non dotato di armi nucleari (l’Australia) ai sensi del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
Negoziati bilaterali con l’AIEA: l’Australia ha avviato negoziati bilaterali con l’AIEA. Questi negoziati sono incentrati sull’organizzazione delle salvaguardie ai sensi dell’articolo 14 dell’Accordo di salvaguardia globale dell’Australia. L’esito di questi negoziati sarà fondamentale per determinare come il programma AUKUS si allineerà alle norme globali di non proliferazione.
Focus sulle salvaguardie e sulla supervisione: Queste discussioni pongono l’accento sull’istituzione di un solido quadro di salvaguardie e di supervisione. Ciò è essenziale per garantire che il materiale e la tecnologia nucleare utilizzati nei sottomarini non vengano deviati per scopi non pacifici.
Quadri legislativi e normativi: I negoziati sono condotti nel contesto dei rispettivi obblighi e impegni legali internazionali dei partner, sottolineando gli aspetti legali e normativi del trasferimento e dell’utilizzo della tecnologia nucleare. Sono in corso discussioni per garantire il sostegno legislativo in tutti e tre i Paesi per assicurare il successo di AUKUS. Ciò include l’introduzione di una legislazione nel Parlamento australiano per stabilire un quadro di riferimento per la sicurezza nucleare, compresa un’autorità indipendente di regolamentazione della sicurezza nucleare.
Aspetti tecnologici: I sottomarini AUKUS incorporeranno la tecnologia di propulsione statunitense, con reattori forniti da Rolls Royce Submarine LTD. per entrambi i sottomarini SSN-AUKUS del Regno Unito e dell’Australia. I partner stanno anche sviluppando un sistema di combattimento congiunto per questi sottomarini.
Portata più ampia dell’accordo AUKUS: Oltre al programma sottomarino, l’accordo AUKUS comprende anche progressi in altre aree tecnologiche, tra cui le capacità informatiche, l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche e ulteriori capacità sottomarine. Questi aspetti mirano a migliorare le capacità congiunte e l’interoperabilità tra i Paesi dell’AUKUS.
I negoziati tra i partner dell’AUKUS e l’AIEA sono un aspetto critico del programma sottomarino, con una forte enfasi sull’adesione alle norme internazionali di non proliferazione nucleare e sull’istituzione di un sistema di salvaguardie trasparente ed efficace. L’esito di questi negoziati avrà implicazioni significative per il regime di non proliferazione e per il futuro funzionamento del programma sottomarino AUKUS.
Brasile
L’applicazione delle salvaguardie al programma di sottomarini nucleari brasiliani comporta una complessa interazione tra norme internazionali di non proliferazione, interessi di sicurezza nazionale e innovazione tecnologica. Questo argomento può essere suddiviso in diverse aree chiave: il contesto del programma nucleare brasiliano, la natura delle salvaguardie internazionali e le sfide e le considerazioni specifiche nell’applicazione di tali salvaguardie a un programma sottomarino nucleare.
Il perseguimento di un programma interno di sottomarini nucleari fa parte del più ampio sviluppo della tecnologia nucleare del Brasile, che comprende la generazione di energia pacifica e la difesa nazionale. In quanto firmatario del TNP e membro dell’AIEA, il Brasile si è impegnato a utilizzare la tecnologia nucleare per scopi pacifici e a prevenire la diffusione delle armi nucleari. È un caso unico di Paese che proibisce le applicazioni nucleari non pacifiche attraverso la sua Costituzione federale.
L’applicazione delle salvaguardie al programma di sottomarini nucleari del Brasile presenta quindi sfide uniche:
Problemi di sicurezza nazionale: I sottomarini spesso contengono tecnologie militari sensibili. Come altri Paesi con programmi simili, il Brasile potrebbe essere riluttante a fornire l’accesso completo ai suoi sottomarini per motivi di sicurezza.
Tecnologia a doppio uso: La tecnologia dei sottomarini nucleari può essere a doppio uso, ovvero avere applicazioni civili e militari. La salvaguardia di tale tecnologia richiede un equilibrio tra gli obiettivi di non proliferazione e i legittimi interessi di difesa dello Stato.
Sfide tecniche: Il monitoraggio e la verifica in un contesto sottomarino pongono sfide tecniche, poiché l’uso operativo dei sottomarini comporta mobilità e periodi di inaccessibilità.
Negoziati legali e diplomatici: Stabilire un quadro per le salvaguardie su una nave militare comporta intricati negoziati legali e diplomatici tra il Brasile, l’AIEA e potenzialmente altri attori internazionali. Ciò include la definizione della portata dell’accesso degli ispettori e della natura dei meccanismi di supervisione.
L’applicazione delle salvaguardie al programma di sottomarini nucleari brasiliani rappresenta un’area ricca di sfumature delle relazioni internazionali e della tecnologia nucleare. Richiede un delicato equilibrio tra l’adesione alle norme internazionali di non proliferazione e il rispetto della sicurezza e della sovranità nazionale. Il successo di questi sforzi dipende da approcci trasparenti e cooperativi che riconoscano le complessità della tecnologia nucleare e i diversi interessi della comunità globale nel mantenere la pace e la sicurezza.
Multistrato
Lo stato dell’applicazione delle salvaguardie al programma di sottomarini nucleari brasiliani è una questione stratificata e in evoluzione, segnata dalle politiche nucleari di lunga data del Brasile e dai recenti sviluppi dei suoi negoziati con gli organismi internazionali.
Il Brasile ha svolto un ruolo chiave nella tecnologia nucleare, sviluppando capacità che comprendono l’intero ciclo del combustibile nucleare, tra cui l’estrazione, la conversione, l’arricchimento e la produzione di energia nucleare dell’uranio. Il programma nucleare del Paese ha componenti civili e militari, con la Marina brasiliana responsabile delle tecnologie di arricchimento dell’uranio. La ricerca del Brasile di un sottomarino a propulsione nucleare risale al 1979 e rientra nel più ampio obiettivo di modernizzare la propria economia e aumentare la propria influenza internazionale. La Marina brasiliana ha collaborato con la società francese Naval Group per acquisire tecnologie per la costruzione di sottomarini a propulsione convenzionale e per la progettazione di sistemi non nucleari per quelli a propulsione nucleare.
In termini di impegni internazionali, il Brasile è firmatario di diversi trattati e accordi che sottolineano l’uso pacifico dell’energia nucleare, tra cui il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari in America Latina e nei Caraibi (Trattato di Tlatelolco) e il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). L’accordo quadripartito tra Brasile, Argentina, AIEA e ABACC (Agenzia argentino-brasiliana per la contabilità e il controllo dei materiali nucleari) definisce l’applicazione di salvaguardie complete ai materiali e alle installazioni nucleari di entrambi i Paesi.
Uranio a basso arricchimento
L’approccio del Brasile al suo programma nucleare sottomarino prevede l’utilizzo di uranio a basso arricchimento (LEU), non adatto allo sviluppo di armi. Tuttavia, a causa del ciclo di combustibile nucleare militare interno del Brasile, compresi gli impianti di arricchimento, si temono rischi di proliferazione. Il governo brasiliano ha avviato consultazioni con l’AIEA per applicare procedure speciali al fine di garantire la non diversione dei materiali nucleari utilizzati per la propulsione navale. Questo processo di consultazione è significativo perché potrebbe portare alla conclusione di accordi tecnici complementari con l’AIEA, che segnerebbero uno sviluppo significativo nelle salvaguardie nucleari internazionali.
I negoziati tra il Brasile e l’AIEA potrebbero avere implicazioni significative per il regime di salvaguardie ABACC e per gli sforzi internazionali di non proliferazione più in generale. L’esito di questi colloqui potrebbe influenzare l’ordine nucleare globale, portando potenzialmente ad accordi di salvaguardia innovativi che bilancino l’uso pacifico della tecnologia nucleare con le preoccupazioni di non proliferazione.
L’applicazione delle salvaguardie al programma sottomarino nucleare del Brasile è in fase di negoziazione e sviluppo. La storia dello sviluppo della tecnologia nucleare, gli obiettivi strategici e gli obblighi internazionali del Paese rendono questa questione intricata, all’incrocio tra sicurezza nazionale, innovazione tecnologica e sforzi di non proliferazione globale.
Secondo le ultime informazioni disponibili, lo stato dei negoziati tra il Brasile e l’AIEA in merito all’applicazione delle salvaguardie al programma sottomarino nucleare brasiliano è caratterizzato da discussioni in corso e dalle complessità inerenti alla natura unica del programma brasiliano.
L’iniziativa del Brasile di sviluppare un sottomarino a propulsione nucleare, parte dei suoi più ampi obiettivi militari strategici, ha reso necessari negoziati con l’AIEA per garantire l’allineamento del programma agli standard internazionali di non proliferazione. I principali aspetti di questi negoziati includono:
Procedure speciali per le salvaguardie: Il Brasile ha avviato consultazioni con l’AIEA per l’applicazione di procedure speciali per garantire la non diversione dei materiali nucleari destinati alla propulsione navale. Questo passo è fondamentale in quanto implica la definizione di un quadro di riferimento che si allinei con gli obblighi assunti dal Brasile nell’ambito di trattati internazionali come il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) e di accordi regionali. Queste procedure speciali fornirebbero all’AIEA un’autorità ispettiva più completa, aumentando la trasparenza e la fiducia nel programma nucleare brasiliano.
Preoccupazioni per il ciclo di combustibile nucleare interno: Il possesso da parte del Brasile di un ciclo di combustibile nucleare militare interno, che comprende impianti di conversione e arricchimento dell’uranio, aggiunge complessità ai negoziati. Il Paese prevede di utilizzare nei suoi sottomarini uranio a basso arricchimento (LEU), che non è tipicamente adatto allo sviluppo di armi. Tuttavia, l’esistenza di questi impianti solleva problemi di proliferazione, rendendo necessarie rigorose misure di salvaguardia.
Ruolo dell’ABACC: Anche l’Agenzia argentino-brasiliana per la contabilità e il controllo dei materiali nucleari (ABACC) svolge un ruolo nel processo di salvaguardia grazie all’accordo quadripartito tra Brasile, Argentina, AIEA e ABACC. L’esito dei negoziati del Brasile con l’AIEA potrebbe influenzare il regime di salvaguardia dell’ABACC.
Implicazioni globali: I negoziati e i loro risultati sono tenuti sotto stretta osservazione perché hanno implicazioni più ampie per l’ordine nucleare globale. Potrebbero portare allo sviluppo di accordi di salvaguardia innovativi che affrontino le sfide della non proliferazione nel contesto dell’uso militare della tecnologia nucleare per scopi pacifici.
Natura unica del programma brasiliano: A differenza di altri Paesi, come l’Australia, nell’ambito dell’accordo AUKUS, il Brasile sta perseguendo un percorso interamente nazionale per il suo programma di sottomarini nucleari, che comprende lo sviluppo di cicli di combustibile nucleare sia civili che militari. Questo aspetto unico aggiunge un ulteriore livello di complessità ai negoziati.
Questi negoziati rappresentano un momento significativo nelle relazioni nucleari internazionali, evidenziando l’equilibrio tra sicurezza nazionale, progresso tecnologico e adesione agli standard globali di non proliferazione. L’esito di queste discussioni costituirà probabilmente un precedente per i futuri accordi e le politiche relative ai sottomarini a propulsione nucleare negli Stati non dotati di armi nucleari.
*L’autore è ingegnere nucleare e navale (PhD) e membro dell’Accademia Nazionale di Ingegneria brasiliana. Amministratore delegato di Eletronuclear S.A. Coordinatore del programma di propulsione nucleare della Marina brasiliana. [INPS Japan/ IDN-InDepthNews]
Foto: Il sottomarino HMAS Rankin della Royal Australian Navy viene visto durante AUSINDEX 21, un’esercitazione marittima biennale tra la Royal Australian Navy e la Marina indiana a Darwin, Australia, il 5 settembre 2021. Fonte: China Daily.